Roma Ostia 2017
Sono stati due giorni intensissimi, bellissimi e stancanti. Ore e ore di treno, di camminate, di magnate e bevute (post-gara…).
La mia è una cronaca della corsa, perché il lato social è già stato ampiamente trattato con foto, dediche e quant’altro.
La mattina non inizia bene, ho dormito poco, un letto singolo, ma che dico singolo, Mezzo Singolo!!! Sarà stato 50 cm di larghezza, e in leggera pendenza: Mi sveglio intontito e il mio carattere di merda mi fa subito dire che andrà male, si si…andrà male. Mi preparo, mi vesto e vado a fare colazione. La sala è piena, ci sono anche i Keniani che fanno colazione belli tranquilli.
Ci avviamo alle navette che ci porteranno alla partenza e veniamo subito cazziati per siamo qualche minuto in ritardo.
Arrivati al luogo di partenza lo spettacolo è impressionate: un formicaio di persone pronte per la gara, mille colori, chi in canotta e pantaloncini, come me, chi con cappello di lana, guanti, maglia termica, antivento e pantaloni lunghi invernali!!!!
Entro in griglia e comincio a scaldarmi, piano piano, non voglio sprecare energie. Nella griglia che segue vedo Valerio, Marco e Gianni che mi chiamano, corro da loro per un saluto e un in bocca al lupo.
Dopo un pò ho bisogno nuovamente del bagno, esco dalla griglia e vado verso i bagni chimici…c’è una fila kilometrica. Mi giro e vedo, intorno ad una costruzione, un sacco di uomini impegnati a fare i propri bisogni. Vado e, praticamente pisciandoci sui piedi uno con l’altro, faccio la mia cosa. Torno in griglia e vedo Massimiliano. Passiamo gli ultimi minuti prima della partenza e decidiamo di andare insieme e di vedere come va.
Si parte…una bolgia assoluta!!! Il primo km scorre lento, facendo attenzione a non calpestare chi ci precede.
Dopo 4 o 5 km si comincia ad andare bene, sempre tantissima gente, ma si riesce a prendere il giusto ritmo. Con Massimiliano ci si incoraggia e ci si da il cambio, la media comincia a scendere e ad attestarsi intorno al tempo prefissato.
Contavo di arrivare in cima alla temuta salita del Camping intorno a 4:50 di media. Ci arrivo a 4:48…benissimo.
La salita del camping: 2,5 km in leggera salita, vedi la strada che sale davanti a te, senti le gambe che faticano di più. Cerco di non forzare e di arrivare in cima senza fiatone. Adesso la strada è in leggera discesa, lascio andare le gambe e faccio il mio km più veloce: 4:24. Seguono alcuni km a buon ritmo e la media si abbassa ancora, siamo a 4:45.
Massimiliano è accanto a me, soddisfatto per come sta andando, lo vedo tranquillo, io comincio a sentire la fatica. Al km 18 Massimiliano allunga, non riesco a seguirlo e decido di tenere il mio passo. La media è 4:44. Provo a non mollare, ma gli ultimi 2 km sono stati davvero una sofferenza, stringo i denti, faccio la curva ad U che immette nel rettilineo di arrivo e vedo lo striscione. Stringo i denti, le gambe bruciano….ecco ci siamo, taglio il traguardo a 4:43 di media, 1:39:12!!! Felicissimo perché ho abbassato il mio PB, ottenuto due settimane prima, di 22 secondi.
Dopo l’arrivo ti incanalano in un percorso obbligato e:
-ti danno una mantellina
-ti danno una borsa con acqua e prodotti Enervit
-ti danno la, bellissima, medaglia
-ritirano il chip.
Stravolto e a passo incerto mi avvio al pullman del’Hotel, dove trovo Giuseppe e Massimo, arrivati da parecchio. Ci abbracciamo contenti. È stata un’esperienza bellissima.
Adesso, dopo due mezze in 15 giorni, mi prendo qualche giorno di meritato riposo, perché c’ho una certa e certi sforzi vanno assimilati bene.
Alla prossima (Lucca Half Marathon, 07/05/2017).
P.S. Ringrazio tutti per la bellissima compagnia, compresa Luisa che, purtroppo infortunata, non ha potuto partecipare, ma ci ha sostenuto calorosamente.
W #Isolarun!!!